È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …
L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …
“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …
Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …
Ecco perché scappano. Baracche senza tetti, porte, finestre. Mancano acqua e corrente elettrica. Niente per scaldarsi e d'inverno la temperatura arriva a 20 sotto zero. Ma c'è una speranza...
Sono stato a Bucarest, volevo costruire un tetto e sono finito a fare la spesa. Significa che ho trascorso alcuni giorni a Bucarest, ospite di una famiglia rom che a mia volta avevo ospitato a Firenze, dopo lo sgombero del loro campo rom. Ero partito per Bucarest con qualche soldo in tasca e un obbiettivo: ricostruire il tetto alla loro casa. Il problema è che una volta arrivato lì ho scoperto che alla casa mancava il tetto, ma anche il pavimento, le porte, le finestre, gli infissi, la coibentazione, gli allacciamenti acqua, elettricità, gas, e un’altra dozzina di cose. Troppo, insomma, per riuscire a porvi rimedio. Per cui i soldi che mi ero portato sono serviti ad altre esigenze: spesa, qualche debito che avevano accumulato con il negozio di alimentari, un paio di medicine e poi bicchieri, posate, piatti. Cose così, insomma. Cose necessarie ma che non avevano.
Il video è un reportage del mio viaggio. Parte in aereoporto e parte “leggero”, diciamo così. Poi interseco immagini e riflessioni. Ma non c’è bisogno che ve lo spieghi, potete vederlo qui. Potrei dire che è stata una “bella esperienza”, oppure che “ho imparato più di quanto non sia stato capace di insegnare”. Potrei dire altre cose, con lo stesso tono, e sarebbero tutte vere. Ma ne voglio dire una, in particolare: questa storia non ha un finale, perché il finale è da scrivere. Loro sono tornati in Italia, ora vivono a Sesto Fiorentino, a due chilometri da casa mia. La bambina va a scuola e impara velocemente. Ha sorriso sempre, ma ora sembra farlo con più gusto.
Lo spread, senza i diritti, senza le storie, senza le persone, non vale niente. A proposito di cambiamento.
Saverio Tommasi è attore e autore di libri e spettacoli di teatro civile. Realizza inchieste video di taglio giornalistico, anche con telecamera nascosta.
Il suo pensatoio è http://www.saveriotommasi.it.
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Commenti
Patrizia Taccani
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Donare considerazione:che bella espressione. Tutto il racconto dell’incontro tra chi parla e la famiglia Rom gira intorno a questo gesto.Perché anche Saverio Tommasi ha ricevuto tanta considerazione.
Si potrà costruire il tetto?
ma dove?
E’ veramente una storia aperta.
Renata Campani
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Gentile signor Tommasi,
5 annni fa, durante il mio volontariato di 1 mese e mezzo in Romania, le suore, presso le quali alloggiavo a Bucarest, mi spiegarono che, purtroppo, i Rom sono un problema anche per loro. A Bucarest non hanno avuto nessuna cura delle case appositamente costruite per loro, anni fa, lasciandole crollare, inoltre, quando si presentano alla loro Casa chiedendo cibo, pretendono solo carne . Se le suore, in cambio della carne, chiedono qualche piccolo lavoretto (es, spazzare il cortile, ecc.) loro si rifiutano di eseguirlo. Nei loro piccoli paesini poi, la gente è terrorizzata al loro arrivo, perchè le poche galline che i poveri riescono ad allevare, spariscono regolarmente. E’ giusto aiutarli nei loro bisogni e Lei è ammirevole, però anche i Rom devono avere rispetto dei diritti altrui.
Cordiali saluti.
[…] Sono andato in Romania nei lager dei campi rom Sono andato in Romani a nei lager dei campi romDi Saverio Tommasi Domani – Arcoiris 08/12/2011 […]
G. Baggi
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Prima di far accedere questo paese nella EU, avrebbero dovuto prima aiutarlo a risolvere i loro problemi che sono numerosi e atavici. Già! dimenticavo che l’hanno fatto entrare con lo scopo di creare in Europa una Cina in miniatura che è servita a delocalizzare migliaia di aziende che hanno aumentato i propri introiti con il lavoro a basso costo.