La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

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Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

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Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

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Se Gesù fosse nato nell’Italia 2000

23-12-2009

Favola amara di un Giudice Istruttore che sa come vanno le cose

25 dicembre 2009:  “Trovato neonato in una stalla. La polizia e i servizi sociali indagano. Arrestati un falegname e una minorenne”. L’allarme è scattato nelle prime ore del mattino grazie alla segnalazione di un comune cittadino (obbediente all’invito del ministro Maroni): aveva scoperto una famiglia accampata in una stalla. Al loro arrivo gli agenti di polizia, accompagnati da assistenti sociali, si sono trovati di fronte ad un neonato avvolto in uno scialle e depositato in una mangiatoia dalla madre extracomunitaria, tale Maria H. di Nazareth, appena quattordicenne.

Al tentativo della polizia e degli operatori sociali di far salire la madre e il bambino sui mezzi delle forze dell’ordine, un uomo, successivamente identificato come Giuseppe H di Nazareth, ha opposto resistenza spalleggiato da alcuni pastori e tre stranieri presenti sul posto. Sia Giuseppe H. che i tre stranieri, risultati sprovvisti di documenti di identificazione e permesso di soggiorno, sono stati tratti in arresto.

L’Ufficio Stranieri della Questura e la Guardia di Finanza stanno indagando per scoprire il paese di provenienza dei tre clandestini. Secondo fonti di polizia i tre potrebbero essere spacciatori internazionali, dato che sono stati trovati in possesso di un ingente quantitativo di oro e di sostanze presumibilmente illecite. Nel corso del primo interrogatorio gli arrestati hanno riferito di agire in nome di Dio per cui non si escludono legami con Al Qaeda. Le sostanze chimiche rinvenute sono state inviate al laboratorio per le analisi. La polizia mantiene uno stretto riserbo sul luogo in cui è stato portato il neonato. Si prevedono indagini lunghe e difficili.

Un breve comunicato stampa dei servizi sociali, diffuso in mattinata, si limita a rilevare che il padre del bambino è un adulto di mezza età, mentre la madre è ancora adolescente. Gli operatori si sono messi in contatto con le autorità di Nazareth per scoprire quale sia il rapporto tra i due e se la loro lontananza dal luogo di residenza abituale possa nascondere rapimento o plagio. Nel frattempo Maria H. è stata ricoverata all’ospedale e sottoposta a visite cliniche e psichiatriche. Sul suo capo pende l’accusa di maltrattamento e tentativo di abbandono di minore. Gli inquirenti nutrono dubbi sullo stato di salute mentale della donna la quale afferma di essere ancora vergine e di aver partorito il figlio di Dio.

Il primario del reparto di Igiene Mentale ha dichiarato oggi in conferenza stampa: “Non sta certo a me dire alla gente a cosa deve credere, ma se le convinzioni di una persona mettono a repentaglio – come in questo caso – la vita di un neonato, allora la persona in questione rappresenta un rischio sociale. Il fatto che sul posto siano state rinvenute sostanze stupefacenti non ancora consuete al nostro mercato clandestino, non migliora il quadro. Sono comunque certo che, se sottoposte ad adeguata terapia per uno due o tre anni – solo i progressi determineranno la durata della cura – le persone coinvolte, compresi i tre trafficanti di droga, potranno essere reinseriti a pieno titolo nella società. Le autorità competenti decideranno se espellerli con foglio di via obbligatorio o accettare la loro eventuale richiesta di permesso di soggiorno. Ma questo esula da ogni mia responsabilità professionale”.

Pochi minuti fa si è sparsa la voce che anche i contadini presenti nella stalla vengono sospettati di essere consumatori abituali di sostanze stupefacenti. Il loro alibi non ha retto ai primi controlli. Sostengono di essere stati costretti a recarsi nella stalla da una persona di alta statura con addosso una lunga veste bianca e due ali sulla schiena (?). Avrebbe loro imposto di festeggiare il neonato. Il portavoce della sezione antidroga della questura ha così commentato: “Gli effetti di certe sostanze a volte sono imprevedibili, ma si tratta della scusa più assurda mai messa a verbale negli interrogatori di tossicodipendenti”.

(Anonimo Lombardo)

 

Commenti

  1. Durante la nascita di Cristo Re Erode fece ammazzare tutti i bambini nati in quel periodo sapendo che tra loro c\’era il Salvatore o il Re dei Re.
    Ai giorni nostri ci fosse tra noi Gesù Cristo verrebbe accusato di essere comunista. Con questo non voglio dire che gli pseudocomunisti di oggi siano paragonabili a Cristo. Comunque la nostra società nonostante tanti tentativi di salvarla mi sembra sia in agonia perchè i tentativi sono tutti basati sulla ripresa dei consumi.
    Non si fa riferimento a quella nuova umanità di cui parla don Giorgio da Monte di Rovagnate.

  2. Vincenzo Barone

    Che tristezza certi commenti e quanta polemica inappropriata. Solo un grazie all’Autore che, con intelligenza ed ironia, in fondo vuol dire che, se per davvero Gesù tornasse a nascere, nessuno ci crederebbe……….

  3. mario

    Nuclei e cellule dormineti di drogati affiliati al sedicente figlio di Dio, stanno affollando i blog e i media di second’ordine a difesa del giovane indagato per sedizione, sommossa, apologia della libertà individuale e proselitismo non autorizzato. Il giovane, che si fa chiamare Gesù, va in giro con sandali e barba incolta. Frequenta le piazze e parla alla gente senza alcun permesso. La corte marziale e il divieto assoluto di assembramento diramato dalle autorità del ministero degli Interni e della Sanità, nonché gli appelli alla prudenza – in quanto la promisquità potrebbe diffondere virus e malattie per le quali ancora non si ha vaccino – sono infranti dal sedicente essere soprannaturale, e per questa ragione è stata messa una taglia sulla sua testa di 100.000 euri. Si raccomanda agli italiani che hanno capito, di diffidare dalle imitazioni e di porre fiducia nel solo unico e vero unto del signore.
    Amen

  4. irene picchiotti

    per fortuna amici miei che siamo alla Vigilia..

  5. mario

    Caro Babbo Natale,
    vorrei che per il 2010 anticipassi un po’ del 2012, perché, chiacchiere a parte, di marcio ce n’è un bel pochetto.
    Caro Babbo Natale, dunque, invece di un pacchetto che incentiva l’economia di mercato, vorrei un singolo atto di reazione intelligente: manda un virus che faccia ragionare la gente, e che per una volta non si faccia la fila alla cassa del ipermercato, ma che si dia atto all’essere umano… non al danaro.
    Vedo fiamme.
    Vedo fuoco.
    Qualcosa mi dice che tra poco ci sarà una bella purificazione. Inutile la gentilezza.
    Il dottore pietoso fa la piaga verminosa.

  6. domenico todisco

    molto acuto e incisivo.

  7. patrizia lorenzoni

    Proviamo a prenderlo com’è, una racconto che qualcuno a voluto scrivere e proviamo a smettere di essere tutti opionisti, non credete che ce ne siano già troppi in giro?
    Ci piace? grazie.
    Non ci piace? passiamo oltre.
    L’importante in questo momento storico è ESSERE costantemente e con faticosa determinazione coerenti con ciò che la nostra coscienza, etica, fede, moralità,…. ci chiede. Essere responsabili, non essere ipocriti, ascoltare e guardare l’altro come se fosse uno specchio e nello specchio rivedermi.
    Buona giornata a tutti.
    Per me è un faticoso ma stupendo giorno di Natale.

  8. patrizia lorenzoni

    Proviamo a prenderlo com\’è, una racconto che qualcuno a voluto scrivere e proviamo a smettere di essere tutti opionisti, non credete che ce ne siano già troppi in giro?
    Ci piace? grazie.
    Non ci piace? passiamo oltre.
    L\’importante in questo momento storico è ESSERE costantemente e con faticosa determinazione coerenti con ciò che la nostra coscienza, etica, fede, moralità,…. ci chiede. Essere responsabili, non essere ipocriti, ascoltare e guardare l\’altro come se fosse uno specchio e nello specchio rivedermi.
    Buona giornata a tutti.
    Per me è un faticoso ma stupendo giorno di Natale.

  9. patrizia lorenzoni

    Proviamo a prenderlo com\\\’è, una racconto che qualcuno a voluto scrivere e proviamo a smettere di essere tutti opionisti, non credete che ce ne siano già troppi in giro?
    Ci piace? grazie.
    Non ci piace? passiamo oltre.
    L\\\’importante in questo momento storico è ESSERE costantemente e con faticosa determinazione coerenti con ciò che la nostra coscienza, etica, fede, moralità,…. ci chiede. Essere responsabili, non essere ipocriti, ascoltare e guardare l\\\’altro come se fosse uno specchio e nello specchio rivedermi.
    Buona giornata a tutti.
    Per me è un faticoso ma stupendo giorno di Natale.

  10. Maria Grazia Dicati

    vi propongo la lettura di questo brano, un pò lunga, ma ne vale la pena :

    Consigli a Gesù Bambino: luoghi in cui non nascere
    di Sac. Michelangelo Bruccoleri, Missionario “mendicante” per i poveri

    Caro Gesù Bambino, prima di nascere di nuovo sulla terra, accetta questi semplici consigli da parte di un amico che Ti vuole bene, e così evitare di soffrire dopo. Ti prego: non nascere nell’Africa centrale, o peggio ancora in Libia, in Tunisia, in Algeria, in Marocco! Sai perché? Perché quando sarai grande e vorrai scappare dall’Africa per la fame, per le malattie, per le guerre, per l’aids, o per evitare che ti obblighino a prendere un fucile in mano e sparare su tutti, non puoi venire nella cattolica e civile Italia. Ad alcuni non piace il colore della tua pelle. Gesù, è agghiacciante: abbiamo trasformato il “mare nostrum” in un “mare mostrum”! Sai? In Italia qualche partito, ha fatto approvare in parlamento (senza chiedere il parere degli italiani) una legge contro gli immigrati, soprattutto per quegli sventurati che vengono in Sicilia attraverso quel pezzo di mare che ci separa dalla Libia.

    Per favore, non venire in Italia, o a Malta! Non attraversare il canale di Sicilia! Fammi caso! Ascoltami! Ti confonderanno per un buono a niente, ti confonderanno per un trafficante di droga, per un delinquente, per un sieropositivo, per uno che verrà nel nostro paese per creare problemi; peggio ancora se avrai la pelle color cioccolato o se sarai “negro”. Se dovessi restare in balia delle onde in mezzo al mare, non possiamo più soccorrerti (come facevano tanti buoni pescatori mazaresi), per timore di essere accusati di favoreggiamento del reato di immigrazione clandestina. Gesù, pensaci su almeno due volte, come due sono le camere del nostro parlamento italiano che, senza pudore e tanto cinismo, hanno votato quella “nefasta e crudele” legge contro gli immigrati. Sembra che quella legge l’abbiano scritta apposta per Te. Io, se fossi in Te, mi preoccuperei un poco, anzi abbastanza. Venendo in Italia, ricordati, porterai via lavoro agli italiani.

    Gesù, se proprio insisti a voler viaggiare in barca e venire nel “dolce paese”, nel paese del sole, della pizza, delle crociere, sappi che ti faranno soffrire la fame, la sete, gli stenti. Per ventuno giorni navigherai sbattuto dalle onde del mare perché il tuo canotto ha finito la benzina. Avrai sete, sentirai i cocenti raggi solari che bruceranno la tua pelle, ti sentirai solo, abbandonato, mentre noi saremo occupati ad andare a Messa tutti i giorni, a batterci il petto, a discutere animatamente sulla bontà della nuova legge contro gli immigrati africani, contro di Te.

    Ti do una piccola buona notizia. Mentre Tu griderai aiuto, lancerai i tuoi SOS o manderai messaggini con il tuo vecchio cellulare, noi sorvoleremo con gli elicotteri la tua “barca”, il tuo “canotto”; ti scatteremo delle fotografie, ma non ti riconosceremo come Fratello, come Amico, come Figlio di Dio, come Messaggero e Missionario di Pace, come Salvatore della nostra “stancata” economia italiana.

    Diremo che sei e sarai un problema da evitare per la nostra politica. Devi scusarci! Però abbiamo anche ragione! Come mai possiamo pensare che Tu ti saresti fatto “negro”, che avresti avuto quel color di pelle un poco, sì. Poco chiaro, un colore un poco sporco? Tutte le nostre belle immaginette – fotografie, che abbiamo su di Te (ed io ho una bellissima collezione, che un giorno ti mostrerò, sono migliaia), Ti raffigurano bello, biondo, di carnagione bianca, mediterranea; con una bella barba bionda ben curata, profumata. Eh, non lamentarti se poi non ti riconosceremo! Come puoi pensare che ti avremmo dovuto riconoscere “negro” e su un gommone sporco e poco sicuro?

    Se avrai fortuna e ti rimorchieremo con le nostre navi della Capitaneria di Porto, non ti porteremo più nei centri di accoglienza di Lampedusa o di Porto Empedocle, dove ti avremmo dato un “numero” per riconoscerti. Eh no! Basta! I nostri “saggi”, “attenti”, “navigati”, “sperimentati” politici hanno stabilito tutto il contrario. Essi sì che fanno il nostro bene, che lavorano instancabilmente per il nostro paese che sprofonda nella crisi. Essi sì che hanno occhi per vedere Te, “negro”, nel Canale di Sicilia e non hanno occhi per vedere i milioni di italiani disoccupati che soffrono la fame, gli stenti, le privazioni. Sai? A molti italiani manca l’essenziale per vivere!

    Sai, Gesù? Alcune nostre massime autorità di governo sono andate in Libia (da dove tu hai preso il “canotto salva vita” per venire nel “dolce paese”), ed hanno firmato un accordo con le autorità “democratiche” di quel paese (forse non sono tante democratiche, sembra che non sia stato il fratello popolo libico ad eleggerli; però a Te questo non interessa, sono sottigliezze che Tu non riusciresti a comprendere) ed hanno stabilito di rimorchiare il tuo canotto e di riportarti in Libia e dopo nel tuo paese di origine. Sai, Gesù? Quell’accordo al “civile” popolo italiano è costato un sacco di quattrini, un occhio della testa. Gesù, abbiamo speso più di quanto spenderà un giorno il tuo amato Giuda per Te! Lo capisci? Egli con 30 denari ti ha consegnato ai romani e ai soldati del tempio (anche quelli erano molto attenti ai “segni dei tempi”come i nostri politici, ti hanno voluto un gran bene?!), invece noi, per consegnarti ai libici, abbiamo speso cinque miliardi di euro.

    Però devi sapere un’altra cosa, e questa notizia ti toglierà dalla testa, una volta per tutte, la tentazione di voler nascere in Africa. Appena ti riporteranno in Libia, ti aspetteranno le patrie e scomode galere di quel paese poco ospitale. Lì Ti bastoneranno, Ti sputeranno, Ti insulteranno, Ti tortureranno, Ti faranno ogni sorta di male. Lì, è permesso agire in questo modo. Mentre noi italiani ci laveremo le mani come quel “vigliacco e timoroso” di Pilato.

    Giorni addietro ho visto delle fotografie dei “tuoi fratelli più piccoli”, anche loro “negri”: erano insanguinati, con gli occhi gonfi per i pugni e i calci ricevuti in volto. Mi sono sentito male nel vedere quelle tristi fotografie, quei volti tumefatti che mi chiedevano aiuto. Credimi: mi sono sentito proprio male. Stavo per cenare e se mi è chiuso lo stomaco. E tutto questo per non “accoglierti” a Lampedusa, nel “dolce paese” e sognare un futuro migliore per Te, per tanti “fratelli” neri. Caro Gesù Bambino, non chiedermi quando finirà tutto questo. A noi elettori italiani non è dato sapere “quando”.

    Gesù, dopo tutte queste cose che ti ho scritto, hai ancora intenzione di nascere in Africa? Caro Gesù Bambino, a pensarci bene, devi nascere, e devi nascere:

    • in Africa, dove rischierai la denutrizione, le guerre, gli odi, le malattie, che sono il “pane” quotidiano per i nostri telegiornali, e per i fratelli africani l’incubo della loro vita.
    • Nella pagana Italia, dove correrai il rischio di essere vittima dell’aborto legalizzato, dell’eutanasia (?) e dell’ inumana, scandalosa e crudele legge contro gli immigrati.
    • Nella irriconoscibile Sicilia, una volta terra accogliente, terra del sorriso, dove correrai il rischio di diventare un numero per le statistiche, un “vo’ cumprar”, o un lavapiatti, o un immigrato da disprezzare perché “negro”, se avrai fortuna (Caritas).
    • Nel Nord America, dove, se parlerai di pace, di amore, di perdono, di condivisione, correrai il rischio di essere beffeggiato o schedato dalla CIA.
    • Nell’America Latina, con il rischio di diventare bambino di strada (niño de la calle) a pulire le scarpe ai signorotti di turno, o a spacciare droghe leggere o pesanti, o a tagliare canna da zucchero (che addolcirà i nostri cafè e bevande), o a raccogliere foglie di coca o cacao per i bambini del Primo Mondo, senza mai Tu mangiare una sola tavoletta di cioccolato, o ad essere obbligato a far parte delle bande minorili, che tanta violenza e morte seminano nelle città latinoamericane.
    • In Asia, dove ti farebbero lavorare in uno scantinato quattordici ore al giorno, confezionando palloni o scarpe sportive per i nostri bambini dell’opulenta Europa; e Tu non avrai mai un pallone vero per giocare, ma solamente uno fatto di stracci o di carta; e giocherai scalzo, perché a te nessuno regala niente. O a confezionare giocattoli che poi noi, allegramente, regaleremo ai nostri bambini la notte di Natale.
    • In Palestina, dove Ti obbligheranno a odiare i tuoi fratelli ebrei, musulmani, cristiani; Ti obbligheranno a prendere un fucile, una pietra, un missile, della dinamite, per uccidere tante persone innocenti o per saltare Tu stesso in aria (Kamikaze), seminando morte, odio, devastazioni. Dove non potrai giocare liberamente per le strade del tuo paese, perché un alto e lungo muro ti dividerà dai tuoi amici, dai tuoi compagni di scuola, di gioco.

    Caro Gesù Bambino, non so dove farti nascere! Non ho trovato un continente, un paese “decente”, “amico”, per ospitarti. Nessuno ti riconosce più! Sai? Mi sono fatto in quattro per riuscirci, ma vana è stata la mia ricerca. Ma Tu insisti di voler nascere lo stesso. Ti supplico: come hai deciso di nascere, quest’anno nasci nel cuore di ogni uomo, nel cuore di ogni bambino del mondo; nel cuore dei forti e dei deboli, dei ricchi e dei poveri, dei bianchi e dei neri, dei vescovi e dei fedeli, dei governanti e delle autorità (soprattutto italiane e siciliane). Gesù, nasci nel mio cuore, dammi un cuore grande per amare, per servire, per aiutare gli ultimi; un cuore che gioisca con chi è nella gioia e che pianga con chi piange. Fammi “prossimo” del mio prossimo, vicino e lontano. Vieni, Gesù Bambino, scegli il mio cuore come “culla” per la tua nascita. Caro Bambino, Ti abbraccio forte al mio cuore. Ciao.

    Buon Natale, Gesù. Buon Natale.