Una voce fuori dal coro
25-02-2010
di
Laura Nava
È così che abbiamo sempre amato definirci sin da quando, alla fine del 2002, la casa editrice è stata fondata a Bologna. Gli esordi di Nuovi Mondi sono stati simili a quelle di altre realtà editoriali di piccole dimensioni che partono dal garage con molta determinazione e altrettanta avventatezza. L’intento dei fondatori era quello di dare spazio al giornalismo di stampo anglosassone, serio e autorevole, ma al contempo coraggioso e senza riverenze nei confronti dei centri di potere. Con questa forte spinta anticonformista e di indipendenza intellettuale, sono stati pubblicati i primi titoli di grandi firme del giornalismo internazionale ma poco noti in Italia: Howard Zinn, Greg Palast, Norman Solomon, Sam Harris, Amy Goodman, David Yallop e molti altri.
Già dopo un anno dalla fondazione, la casa editrice è riuscita – a onor del vero, inaspettatamente – a raggiungere il grande pubblico grazie al libro “Tutto quello che sai è falso – Manuale dei segreti e delle bugie” che ha raggiunto le 100.000 copie vendute. Un bestseller importato dagli Stati Uniti che ha letteralmente rivoluzionato la saggistica, sostituendo al complottismo l’inchiesta rigorosa e diventando anche in Italia un vero e proprio cult.
Dal 2007 la casa editrice si è unita al gruppo Logos, già editore e distributore dei marchi Logos e Taschen, dando così nuovo impulso a tutta la produzione editoriale e allargando il proprio ventaglio di interesse editoriale: oltre tematiche di politica ed economia internazionale, abbiamo deciso di dedicarci anche ad argomenti di più stringente interesse sociale. Lo abbiamo fatto con titoli come “Santa Mafia” di Petra Reski, corrispondente del tedesco Die Zeit che, come ha scritto il Corriere della Sera, “ha scoperto la Gomorra tedesca”, o come “La casta dell’acqua” di Giuseppe Marino, un compendio di tutte le principali questioni legate alle risorse idriche del nostro paese, dalla privatizzazione degli acquedotti alla qualità delle acque di rubinetto e minerali. Ecco l’ultimo saggio: “Consumer Kids” di Ed Mayo e Agnes Nairn che spiega come i nostri bambini siano pericolosamente diventati non solo il target ma anche gli “artefici” di molte campagne pubblicitarie.