Viaggio nella Parigi della rivoluzione in compagnia di Marx e Chopin
08-11-2010
di
Paolo Collo
NICCOLÒ AMMANITI, IO E TE, Einaudi
Niente da dire. Ammaniti è proprio bravo. Uno che in pochi anni è riuscito a scrivere libri come “Ti prendo e ti porto via”, “Io non ho paura” e “Come Dio comanda” – evidentemente cito i miei preferiti – merita un posto importante tra gli scrittori italiani della nuova generazione. Ora, con questo breve ma denso “Io e te”, dà nuovamente prova della sua bravura, e con una storia apparentemente “minima”. E’ la storia di Lorenzo, quattordicenne non omologato e con una famiglia borghese dietro le spalle, che decide, per far credere a sua madre di avere anche lui degli amici a scuola, di dirle di essere stato invitato a trascorrere una settimana bianca a Cortina. Invece, si barrica in cantina – in cui aveva precedentemente ammucchiato scatolette di carne e di tonno, acqua, coca-cola, nutella, playstation, fumetti, romanzi di Stephen King –, finalmente solo e libero di fare quello che gli pare. Ma all’improvviso appare Olivia, la sua sorellastra, di nove anni più grande. E con un grossissimo problema. Che gli cambierà la vita e che lo farà crescere.
Paolo Collo (Torino, 1950) ha lavorato per oltre trentacinque anni in Einaudi, di cui è tuttora consulente. Ha collaborato con “Tuttolibri” , “L’Indice” e “Repubblica”. Ogni settimana ha una rubrica di recensioni su "Il Fatto Quotidiano". Curatore scientifico di diverse manifestazioni culturali a Torino, Milano, Cuneo, Ivrea, Trieste, Catanzaro. Ha tradotto e curato testi di molti autori, tra cui Borges, Soriano, Rulfo, Amado, Saramago, Pessoa.