Malaria addio, trovati i batteri: 780 mila persone muiono ogni anno, quasi sempre bambini
26-05-2011
di
Luisa Barbieri
Il World malaria report 2010 dell’Oms riporta dati davvero sconfortanti, in quanto si rileva che nel corso del 2009 oltre 250 milioni di individui hanno contratto la malaria e 781 mila tra questi ne sono morti, considerando, quale aggravante, che gran parte sono bambini di età inferiore ai 5 anni. Il maggior numero di casi viene segnalato nell’Africa subsahariana, ma è preoccupante anche la situazione in Asia, America Latina e Medio Oriente.
L’identificazione di un batterio, che potremmo definire in prima battuta come anti-malaria, da parte dei ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health non può che rappresentare una splendida notizia.
Il 13 maggio 2011 sulla rivista Science è stata pubblicata la scoperta dei ricercatori della John Hopkins: l’identificazione di un batterio che blocca lo sviluppo del Plasmodium falciparum, responsabile della malaria negli esseri umani. L’Enterobacter responsabile fa parte della flora microbica naturale dell’intestino della zanzara e uccide il parassita con la produzione di derivati reattivi dell’ossigeno (o molecole di radicali liberi).
George Dimopoulos, PhD, autore senior dello studio e professore associato presso W. Harry Feinstone Department of Molecular Microbiology and Immunology and the Johns Hopkins Malaria Research Institute, ha dichiarato:
“per il passato avevamo già dimostrato che i batteri dell’intestino della zanzara possono attivare il sistema immunitario e, quindi, indirettamente, limitare lo sviluppo del parassita della malaria; con questo studio possiamo dimostrare che alcuni batteri possono bloccare direttamente il parassita attraverso la produzione di radicali liberi dannosi al Plasmodium presente nell’intestino della zanzara. La scoperta ci rende molto ottimisti per il prosieguo delle ricerche destinate a combattere la malaria, in quanto ci permette di spiegare il perché zanzare appartenenti alla stessa specie e ceppo a volte differiscono nella loro resistenza al parassita. Una delle strategie di biocontrollo potrebbe, ad esempio, basarsi sull’esposizione di zanzare a questo batterio naturale, con conseguente acquisizione di resistenza al parassita della malaria”.
L’Enterobacter bacterium nell’intestino di zanzare Anopheles è stato isolato presso la Johns Hopkins Macha, che si trova nel sud dello Zambia. Il ceppo del batterio era presente in circa il 25 % delle zanzare analizzate. Studi di laboratorio hanno dimostrato che il batterio inibisce la crescita del Plasmodium malariae sino al 99%, sia in vivo che in cultura.
note di approfondimento:
Laureata in medicina e chirurgia si è da sempre occupata di disturbi del comportamento alimentare, prima quale esponente di un gruppo di ricerca universitario facente capo alla Clinica psichiatrica Universitaria P.Ottonello di Bologna e alla Div. di Endocrinologia dell'Osp. Maggiore -Pizzardi, a seguire ha fondato un'associazione medica (Assoc. Medica N.A.Di.R. www.mediconadir.it ) che ha voluto proseguire il lavoro di ricerca clinica inglobando i Dist. del comportamento alimentare nei Dist. di Relazione. Il lavoro di ricerca l'ha portata a proporre, sempre lavorando in equipe, un programma di prevenzione e cura attraverso un'azione di empowerment clinico spesso associato, in virtù dell'esperienza ventennale maturata in ambito multidisciplinare, a psicoterapia psicodinamica e ad interventi specialistici mirati.
Ha affrontato alcune missioni socio-sanitarie in Africa con MedicoN.A.Di.R., previo supporto tecnico acquisito c/o il Centro di Malattie Tropicali Don Calabria di Negrar (Vr). Tali missioni hanno contemplato anche la presenza di Pazienti in trattamento ed adeguatamente preparati dal punto di vista psico-fisico.
Il programma clinico svolto in associazione l'ha indotta ad ampliare la sfera cognitiva medica avvicinandola all'approccio informativo quale supporto indispensabile. Dirige la rivista Mediconadir dal 2004, è iscritta all'Elenco speciale dei Giornalisti dell'OdG dell'Emilia Romagna e collabora con Arcoiris Tv dal 2005 (videointerviste, testi a supporto di documenti informativi, introduzione di Pazienti in trattamento nel gruppo redazione che oggi fa capo all'Assoc. Cult. NADiRinforma, redazione di Bologna di Arcoiris Tv).