Il décolleté della Cardinale e le suorine di Al Jazeera
28-06-2010
di
Ivano Sartori
Quante sono le carmeline disobbedienti di Al Jazeera? Sono cinque e hanno dato le dimissioni la settimana scorsa. Da mesi i dirigenti della famosa catena televisiva del Qatar molestavano le teleconduttrici con ripetuti inviti a vestire più castigato. «Ci hanno trattato da svergognate e questo ha ferito la nostra dignità e offeso la nostra moralità», ha spiegato una delle cinque, che non devono avere mai visto I soliti ignoti. «Cammiela copriti… Componiti Carmelì», ripeteva strabuzzando gli occhi il gelosissimo ladro siculo Ferribotte (Tiberio Murgia) alla sorella Carmela nel film di Monicelli. E lei, la prosperosa Claudia Cardinale, stringendo lo scialle nero attorno al volto e sul seno, rispondeva a occhi bassi: «Composta sono». I dirigenti della Tv araba sono evidentemente al corrente di certe arie islamiche che tirano alla Rai. Basta con i décolletés panoramici insistono da mesi due membri del consiglio d’amministrazione, Alessandro Gorla e Antonio Verro, alludendo a certe poppute telestar italiche. Troppi push-up traboccano dalla Tv di Stato come da vignette di Jacovitti. Le signore dalla quarta in su, le marevenier, le loredanelecciso, le simoneventure hanno abbassato lo sguardo, sgonfiato il petto e balbettato al massimo una difesa d’ufficio. Quando le misure ci sono, non puoi nasconderle, ha obiettato Monica Setta. E ha confessato di essersi persino fasciata il seno come una suorina per non distrarre gli ospiti. Ma è successo in passato. Ora Monica non vuol più farsi monaca.
Ivano Sartori, giornalista, ha lavorato per anni alla Rusconi, Class Editori, Mondadori. Ha collaborato all’Unità, l’Europeo, Repubblica, il Secolo XIX. Ultimo incarico: redattore capo a Panorama Travel.