È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …
L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …
“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …
Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …
Vorrebbero impedire la pubblicazione delle intercettazioni ritardandone di anni la divulgazione. Pubblichiamo un documento, testo e versione audio. Esce da un’inchiesta che riguarda il Nord Italia. Abbiamo sfumato i nomi nel rispetto della privacy e l’offriamo ai lettori come testimonianza della decadenza morale che angoscia il nostro paese.
Trascrizione della conversazione telefonica
Pierpaolo: Pronto? Pronto?
Cameriera: Sì, pronto? Chi parla?
Pierpaolo: Come chi parla? Sveglia Mariangela: sono quindic’anni che lavori a casa mia e ancora non riconosci la mia voce?
Cameriera: Ah… mi perdoni, è lei signorino Pierpaolo? Che piacere… Tutto bene?
Pierpaolo: No, sono tua nonna… dai su, passami mio padre per favore. Non ho tempo da perdere. È in casa papà?
Cameriera: Sì Sì… glielo passo subito… arrivederci
[Si sente la cameriera che si allontana e chiama il padre]
Padre: Pronto… Pierpaolo
Pierpaolo: Ciao babbo. Finalmente…
Padre: Finalmente lo dico io: non ti fai mai sentire… Vediamo se indovino il motivo di questa chiamata…
Pierpaolo: Bravo bravo… fai lo spiritoso…
Padre: Ma dai… Come stai Pierpaolo? Hai dato l’esame?
Pierpaolo: Sì sì… è andato bene… ma le leggi le email che ti scrivo?
Padre: Veniamo al dunque, per cortesia… vado di fretta…
Pierpaolo: Il dunque è che sono steso.
Padre: Eccolo…
Pierpaolo: Spese straordinarie, sai com’è…
Padre: Immagino quali siano le tue spese straordinarie, lo tue solite zoccolette… quanto ti serve?
Pierpaolo: Diecimila.
Padre: Ma sei scemo?
Pierpaolo: Stai calmo, non ti agitare… hai una certa età…
Padre: Ma vai a cagare! Diecimila schiaffi ti do…
Pierpaolo: Ti ho detto di star calmo.
Padre: No, sei te che ti calmi… se no li vai chiedere a tua madre i soldi, chiaro?
Pierpaolo: No, io li chiedo a te… lascia perdere mamma, che è meglio…
Padre: Senti, ora devo andare, ti saluto…
Pierpaolo: Ah sì? Allora ti saluto anch’io… anzi, sai che c’è? Ti saluto pure Angela…
Padre: Chi?
Pierpaolo: Chi? Angela, figlia di chi sai tu…cioè…
Padre: Cazzo dici?
Pierpaolo: Anzi passami la mamma va’… che vediamo poi se lei la conosce… Ne avrà letto quanto meno sui giornali dopo la carriera che s’è fatta e le segreterie che gliel’hanno fatta…
Padre: Non fare il deficiente. Ascolta… mi hai rotto: ti ho detto che un appuntamento. IO lavoro…
Pierpaolo: Ah, cioè… e chi devi incontrare? Cesare*? O la francesina**?
Padre: A a te chi… Senti, lo sai meglio di me che [INCOMPRENSIBILE].. e così poi uno si dà da fare per sistemarle il futuro…
Pierpaolo: Don’t worry, babbo, lo sai che sono una tomba… alla fin fine son figlio tuo…
Padre: Ecco, bravo, se sei figlio mio fatti i cazzi tuoi
Pierpaolo: Eeehh madonna, tranquillo… madonna…
Padre: Io trombo con chi mi pare, è chiaro?
Pierpaolo: A a me… chi se ne frega? Lo sappiamo che c’hai il guinness…
Padre: Eh, modestamente… (incomprensibile) E poi mica è solo roba di sesso. Gli affari, bastardello, gli affari: quella è merce che frutta. Più è fresca, più frutta. Ma che cazzo ne sai tu che a lavorare…
Pierpaolo: Sì, dici bene, a lavorare. Che lo sappiamo come hai fatto i soldi… Senza fini di lucro, mi fai ammazzare dalle risate, babbo. Senza fini… E poi gran fatica portare i quattrini all’estero che così è tutto esentasse, eh?
Padre: Pierpaolo, adesso m’hai veramente…
Pierpaolo: Aspetto i soldi, e in fretta anche… Sai, ‘sta storia delle vostre troiette di partito, degli scambi e delle carriere c’è caso che ai giornalisti piaccia… È un periodo che van di moda…
Padre: Diecimila te li scordi.
Pierpaolo: Fai tu, io ora ho un appuntamento… al telefono… stammi bene…
Padre: Oh, basta eh… che se ti canti ‘sta storia io…
Pierpaolo: Tu cosa, babbo? basta lo dico io… c’hai presente la Cospys? Io non sono deficiente… Do you capisce Cospys?
Padre: Embè?
Pierpaolo: Embè non vorrai fare arrabbiare i tuoi amiconi… quelli ha già pronte le liste e ve la danno, più le candidate. Come le chiamate? Liste blindate…
Padre: Senti… piantala, ma allora sei scemo… te lascia stare ‘sta Angela e…
Pierpaolo: Sì, ‘sta Angela… ma per favore, cioè dai… oh… Ma quanti s’è ingraziata per farsi inserire il nome? E soprattutto con cosa v’ha fottuto? C’ha i video?
Padre: Ma tu sei.. ma io non ci credo… sei una cosa.. allucinante. Veramente poi…
Pierpaolo: Non sto scherzando… Fai ‘sto cazzo di il tuo bel bonifico che qua ho le mie esigenze…
Padre: Non finisce qui Pierpaolo, adesso te lo dico… comunque facciamo così: cinquemila.
Pierpaolo: Ok, per ora.
Padre: Dopo te li mando e non ci provare più…
Pierpaolo: Che paura…
Padre: Stai attento, che ti metti nei guai… tu non… e la francesina lasciala perdere, va’, che è meglio.
Pierpaolo: Sì sì, ti saluto… e salutami anche Mariangela… che a me non mi riconosce, ma a te ti conosce, eh… eccome…
Padre: Hai finito?
Pierpaolo: Sì sì, salutami tutti e stammi bene babbo… e ricordati che c’hai una certa età… non vorrei mai… saluta mamma, che poi la chiamo…
Antonella Beccaria è giornalista, scrittrice e blogger. Vive e lavora a Bologna. Appassionata di fotografia, politica, internet,
cultura Creative Commons, letteratura horror ed Europa orientale (non
necessariamente in quest'ordine...), scrive per il mensile "La Voce delle voci" e dal 2004 ha un blog: "Xaaraan" (http://antonella.beccaria.org/). Per Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri - per la quale cura la collana "Senza finzione" - ha pubblicato "NoSCOpyright – Storie di malaffare nella società dell’informazione" (2004), "Permesso d’autore" (2005),"Bambini di Satana" (2006), "Uno bianca e trame nere" (2007), "Pentiti di niente" (2008) e "Attentato imminente" (2009). Per Socialmente Editore "Il programma di Licio Gelli" (2009) e "Schegge contro la democrazia" (con Riccardo Lenzi, 2010). Per Nutrimenti "Piccone di Stato" (2010) e "Divo Giulio" (con Giacomo Pacini, 2012)