La Lettera

Per ripulire la democrazia inquinata i ragazzi hanno bisogno di un giornale libero

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È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …

La Lettera

Domani chiude, addio

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L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …

Libri e arte » Teatro »

Teatro bene comune per il palcoscenico di dopodomani

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Teatro Municipal - Foto di Elton Melo

“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …

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Il governo Berlusconi non è riuscito a cancellare l’articolo 18, ci riuscirà la ministra Fornero?

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Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …

Società » Italia »

Lo Stato contabilizza solo nel 2010 l’8 per mille raccolto nel 2007, sulla base delle tasse del 2006. Un carrozzone che non sa nemmeno se è vivo o morto

Perché i fedeli non danno più i soldi dell’8 per mille alla Chiesa di Roma

14-06-2010

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Tutti i giornali riportano la ricognizione prevista dalla legge sull’8xmille che prevede la chiusura contabile e la conseguente ripartizione delle quote ogni tre anni. Nell’anno 2010 si chiude la partita del 2007, relativa all’anno fiscale del 2006. Questo tempo è necessario perché lo Stato non ha la certezza contabile delle sue entrate immediatamente, ma gli occorrono tre anni, segno inequivocabile di un carrozzone che non è certo nemmeno se è vivo o morto. Così vano le cose. Al comando però c’è «il governo del fare»! Cosa succederebbe se ci fosse un governo appena normale?
La ricognizione contabile ha sancito che in modo uniforme e costante sono diminuite le firme a favore della Chiesa cattolica e anche le offerte liberali direttamente deducibili sono calate di circa 100 mila unità. Un salasso che preoccupa la gerarchia cattolica, unica responsabile e colpevole. Se la presidenza della Cei fosse onesta, dovrebbe far pagare i 35 milioni in meno a Ruini, a Bagnasco, a Bertone e loro collaboratori perché responsabili «in solido» per le loro continue ingerenze destabilizzanti nella vita democratica della Nazione italiana.
Essi infatti non si limitano a dire e a proporre la loro idea di società, di morale, di progettualità umana, ma operano, anche sottobanco, per imporre la loro visione ai parlamenti e ai governi con misure di scambio e contrattazione illecita. Bisogna però dire che la loro visione del mondo e il loro modo di essere credenti non sono gli unici possibili, perché altri modi e forme di cristianesimo cattolico hanno uguale diritto di cittadinanza senza per questo essere modelli teologici inferiori.
Il 31maggio 2010 scrivevo al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e vescovo di Genova: «Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l’8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell’inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo». (Lettera di Paolo Farinella al Card. Angelo Bagnasco in data 31 maggio 2009).
Non ci voleva l’arte dello sciamano per capire che l’irruenza micidiale con cui il card. Ruini nel 2004 impedì che si svolgesse il referendum sulla procreazione assistita, intimando ai cattolici di non recarsi alle urne, fu un boomerang micidiale per la Gerarchia cattolica. Una vittoria di Pirro che fece cadere Romano Prodi, presidente del Consiglio, il quale ebbe l’ardire di affermare in pubblico di «essere un cristiano adulto» e quindi che sarebbe andato a votare, come d’altronde fece il sottoscritto, prete fin nel midollo dal cuore laico. La corte di Strasburgo, infatti, ha modificato la legge, rendendola vana. Una battaglia inutile.
Non è necessario avere l’arte della divinazione per concludere che l’imposizione al parlamento, posseduto da Silvio Berlusconi, dittatorello da strapazzo e uomo finto dalla testa ai piedi, di cassare qualsiasi legge sulle coppie di fatto (DICO, ecc.) e testamento biologico, fu letta dal popolo cattolico pensante come un «vulnus» terrificante nell’ordinamento giuridico e istituzionale. Il risultato dell’8xmille di oggi deve collegarsi a quelle scelte per capire che i vescovi devo tornare a fare i vescovi, ad esercitare la profezia e non continuare a commettere atti impuri con Berlusconi e questo parlamento formalmente prono al bacio della sacra pantofola, ma pronto e deciso a strozzare la voce della Chiesa che così è destinata ad essere schiava di un potere perverso, eversivo, immorale e antidemocratico.
La gerarchia cattolica ha abdicato al suo ruolo di guida del popolo di Dio ed è diventata serva di un uomo pagano, corruttore, corrotto, malato e impresentabile moralmente e politicamente. Ladro di professione insozza ciò che tocca e per colpa della gerarchia ha insozzato anche la veste bianca della Chiesa del vangelo e della fede. I vescovi in questi anni di misfatti e di soprusi, di stupri istituzionali e di simonia hanno sempre taciuto, qualche volta belato, ma mai parlato con il mano il «vincastro» del pastore a difesa dei poveri, degli immigrati e dei socialmente deboli, costretti a pagare il lusso sfrenato di una classe politica che è la vergogna della Nazione. Se sono colpevoli questi, sono complici recidivi chi li sostiene e li appoggia.
La mia profezia dell’anno scorso si è dunque avverata e ancora si avvererà perché come confermai nel colloquio del 13 agosto 2009 al card. Angelo Bagnasco, nei prossimi anni vi sarà un crollo verticale dell’8xmille. Il popolo di Dio giudica dai frutti e usa i mezzi di cui dispone. Non può eleggere rappresentanti parlamentari perché è stato esautorato del voto democratico, non può parlare nemmeno nella Chiesa perché deve solo ascoltare e ubbidire; giudica e condanna attraverso la firma sulla dichiarazione dei redditi, consapevole che per la gerarchia ecclesiastica «più che ’l dolor, poté ’l digiuno» (Dante, Inferno, XXXIII, 75). Ora forse vi sarà una maggiore prudenza nell’esporsi a sostegno di una maggioranza che paga pronta cassa, ma annienta la credibilità pastorale e morale di una gerarchia che, a questo punto, dovrebbe dimettersi in blocco e ritirarsi a vita di penitenza e cominciare a leggere il vangelo dimenticato.

Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008).
 

Commenti

  1. E’ da tempo che 8x mille l’ho do alla Chiesa Valdese perchè la sento più vicina ai diritti civili dei cittadini! Allo stato con questo governo e altri di berluska non ci penso nemmeno, dunque condivido (come sempre) ciò che scrive don Paolo Farinella. Cordiali saluti Riccardo – Verona –

  2. bianca monari

    sono cattolica praticante grazie alle prese di posizione di preti come don Paolo Farinella che mi fanno ancora credere nella possibilità di un altra Chiesa e comunque da anni l’8 per mille lo dò alla Chiesa Valdese, le gerarchie ecclesiali hanno fatto cadere il Governo Prodi, non solo loro ma sono comunque state determinanti e pensare che Prodi era la nostra ultima spiaggia ed ora ci troviamo in questa situazione sgovernati da incapaci e delinquenti Povera Italia!!
    bianca

  3. Mario Guzzo

    Altro che 8xmille a questa chiesa cattolica che ha perso ogni senso di umana pietà, vedi i casi Welby ed Englaro. Agli alti prelati e a chi condivide le loro idee al riguardo,auguro che possano essere toccati da tali disgrazie all’interno delle loro famiglie e forse allora vedremo come si esprimeranno. Altro che “Peppino assassino” al padre della Luana.. e “il respiratore fa parte del suo corpo” al povero Welby che, dopo avere accettato per anni il suo calvario, chiedeva solo che con un atto di umana pietà, si accettasse la sua volontà di far cessare una inaccettabile e incomprensibile sofferenza.
    Purtroppo si può essere cattolici senza essere cristiani!

    Cordialmente Mario

  4. Doriana Goracci

    Ho appena commentato la sua precedente lettera che mi era stata gentilmente segnalata per posta privata…ed ecco che rispuntano i soldi. Copio ciò che lei scrive:” La gerarchia cattolica ha abdicato al suo ruolo di guida del popolo di Dio ed è diventata serva di un uomo pagano, corruttore, corrotto, malato e impresentabile moralmente e politicamente.”
    Ecco appunto, continuiamo a parlare di gerarchia di serve e padroni, alle volte amici e amici degli amici come certi governi e chi non ne ha Paolo…di padroni e serve? Cosa si deve fare per guadagnarsi un posto sulla Terra? Ancora a parlare di credibilità pastorale ed evangelica? Ancora con i din don dan…e i raffronti indignati?Rimangono i dindi e se il piatto piange, mi spiace, succede da secoli.E guarda un po’ spunta sempre una Voce che difende la chiesa Buona…ma perfavore…è meglio tacere, e non lo farò certo io, dei crimini commessi nel passato remoto prossimo e nel presente, senza nessna strategia di cambiamento delle messe in sicurezza Opere di Religione.
    Doriana Goracci (senza altro)

  5. libero montagna

    Ho forte riserve sull’esistenza di Dio,almeno come viena presentato soprattutto dalla chiesa cattolica,visito,però,le chiese ognivolta che vado in qualche posto,perchè,per me,la chiesa va oltreil significato religioso.
    Ho sempre dato l’8 per mille ai Valdesi,però ogni anno rinnovo la tessera di “LIbera” di Don Ciotti,guardo agli uomini e alle donne che operano nella chiesa,fortunatamente ci sono stati figure come Don MIlani,Don Zeno(da noi nella bassa e “rossa “provincia di Modena è ancora un mito),dOn Diana,padre Puglisi,senza dimenticare quei preti sconosciuti,ai più,che honno operato a fsvore degli ebrei durante la guerra.Dovrei aggiungere che nella chiesa ci sono molti sacerdoti come Don Farinelli,Don Gallo,padre Zanotelli. Non sono amati dalla gerarchia,però danno speranza e fiducia ad una chiesa,anche per i non credenti

  6. Antonio Gorgellino

    Mi permetto un solo commento : GRAZIE DON PAOLO ! Grazie della tua profezia. Grazie per la tua realtà evangelica , che ci conforta e ci permette di andare avanti e non assuefarci alla continua e sottile guerra psicologica che il potere ci propina.
    Cordialità!tony

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