Dopo i referendum inizia la riscossa della dignità, ma la strada è in salita perché Berlusconi da individuo non serio, non si schioderà mai dalla poltrona del potere. Noi dobbiamo vigilare e impedire che possa vanificando il referendum sul legittimo impedimento, possa varare una legge sulla «prescrizione breve» facendo saltare insieme ai suoi, migliaia di altri processi, beneficando i ricchi e danneggiando i poveri. È tempo di vigilanza e di intransigenza politica.
Stiamo a vedere cosa fa la Lega, l’indegna Lega che a sulle rive del Po sbraita contro Roma ladrona e a Roma partecipa alla spartizione della torta e approva tutte le leggi ladrone che salvano i ladri per eccellenza. Con i referendum abbiamo smacchiato leggermente l’indegnità dell’Italia, ora comincia il vero cammino per acquisire credibilità democratica e fedeltà alla Costituzione italiana.
Il 15 giungo 2011 il Pd vota con il governo, bocciato la settimana scorsa, l’istituzione di una commissione nazionale – udite! udite! – anticorruzione, come dire che una legge contro la pedofilia viene votata dai rappresentanti legali dei pedofili e la legge contro la tratta per prostituzione dai magnaccia schiavisti. Mi domando fin dove arriva la decenza di questa specie di sinistra che corre sempre in «soccorso rosso» alle difficoltà del governo e del povero Berlusconi che non ha ricevuto solo un duomo di Milano in miniatura in faccia, ma una intera Italia reale! Ora prevedo già l’esultanza del Berluska e dei suoi: abbiamo approvato la commissione anticorruzione! Se ne faranno vanto nello stesso giorno in cui il piduista Luigi Bisignani che spiava i pubblici ministeri e riferiva al «nobiluomo di sua santità» Gianni Letta.
I predatori dello Stato sono nel cuore dello Stato e mentre il popolo italiano è a votare disertando le spiagge, il Piduista2 , tessera n. 1816, il bisunto di Arcore, se la spassava con donnine compiacenti in Sardegna, forse per esaminarle in vista della prossime elezioni come candidate «di concetto». Mi chiedo come possa il PD votare assieme a questa gente, con questo obbrobrio e con questo governo dopo gli esiti dei referendum e delle amministrative senza rendersi conto che così non solo puntella, ma offre generoso ossigeno al boccheggiante Berlusconi e alla sua annaspante maggioranza, ormai allo sbando.
Forse è proprio questa la «mission» politica ed esistenziale del Pd: essere sgabello del Pdl, sostegno di Berlusconi, speranza della Destra. Dal cuore mi sgorgherebbe spontanea una invocazione liberatoria, ma sono morigerato e anche pietoso per cui la lascio alla vostra immaginazione.
Sul fronte ecclesiastico come al solito, tutto tace. Solo il giornaletto «Avvenire» ha detto qualcosa, ma la Cei dei vescovi e Segreteria di Stato tacciano. Forse per non infierire sul loro «protetto» o forse per vedere come si assestano le cose e che direzione prende il carro per saltarci su, al momento opportuno. Il papa non ha ancora revocato il titolo di «nobiluomo di s. santità» a Gianni Letta, l’uomo degli intrighi passati, presenti e futuri. Forse si aspetta che lo Spirito Santo passi una mano di pennello sulla memoria degli Italiani e dei Cattolici e faccia dimenticare l’indimenticabile.
Paolo Farinella, biblista, scrittore e saggista, è parroco nel centro storico di Genova in una parrocchia senza parrocchiani e senza territorio. Dal 1998 al 2003 ha vissuto a Gerusalemme "per risciacquare i panni nel Giordano" e visitare in lungo e in largo la Palestina. Qui ha vissuto per intero la seconda intifada. Ha conseguito due licenze: in Teologia Biblica e in Scienze Bibliche e Archeologia. Biblista di professione con studi specifici nelle lingue bilbiche (ebraico, aramaico, greco), collabora da anni con la rivista "Missioni Consolata" di Torino (65.000 copie mensili) su cui tiene un'apprezzata rubrica mensile di Scrittura. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: "Crocifisso tra potere e grazia" (2006), "Ritorno all'antica messa" (2007), "Bibbia. Parole, segreti, misteri" (2008).