VITTORIA – Le barzellette del Cavaliere ci hanno dato una mano
13-06-2011
di
Gino Spadon
Le ragioni del successo di Berlusconi sono consistite finora nella sua capacità d’incarnare il fascismo di fondo di cui gran parte gli italiani è impregnata da sempre. Da qui un’azione concertata volta a incanaglire un popolo che ama, ahimè, farsi incanaglire. Da abile piazzista qual è egli ha omologato ogni valore verso il basso contrabbandando la volgarità per spontaneità, l’incultura per amore della semplicità, la vanagloria per onorabilità, l’autoritarismo per autorevolezza, la sdolcinatezza per sensibilità, l’arroganza per vigoria, la grossolanità per arguzia, la protervia per carisma, la sciatteria per semplicità dei modi, l’inganno per lucida italica furbizia, la capacità imbonitoria per superba arte del persuadere, le barzellette da carrettiere per fine umorismo, le avventure di un puttaniere per imprese epiche, la maleducazione del cialtrone per emancipazione da conformismi ormai superati. Gli ultimi eventi e soprattutto questo referendum ci fanno ragionevolmente sperare che il piazzista abbia fatto definitivamente il suo tempo. Certo, sarà lungo e difficile per tanta “gggente” guarire dall’incanaglimento ma ci sarà, ad ammonire e a soccorrere, proprio il capitombolo rovinoso di questo venditore di tappeti, che s’era immaginato uomo di Stato.
Gino Spadon vive a Venezia. Ha insegnato Letteratura francese a Ca' Foscari.