Non ho i soldi per le bollette, com’è difficile scrivere poesie
21-06-2010
di
Cleophas Adrien Dioma
Ero seduto alla fermata dell’autobus. Mentre aspettavo, leggevo il giornale. Immerso nei miei pensieri, non mi sono reso conto che era lì e mi guardava. Ero andato all’Enia per capire se potevo pagare le bollette a rate perché nella mia situazione lavorativa facevo fatica ad arrivare a fine mese. Le bollette erano tante e non sapevo come fare. Allora guardavo il giornale ma ero distratto, chiuso dentro i miei pensieri. “Quanti poeti!”. Sentendo la sua voce, alzo la testa e la guardo chiedendomi: “Sta parlando con me?”. Guardava il manifesto del Festival della Poesia contando i nomi delle persone invitate. “Uno, due, tre… come sono tanti!. Ma dove si fa questo festival?”. “Non lo so, credo che si debba visitare il sito che c’è sotto il manifesto”. Ha guardato la scritta del sito ed è rimasta qualche minuto in silenzio. Io mi ero reimmerso nel mio giornale “scaccia pensieri”. Poi, forse parlando da sola, ha iniziato a dire: “Questo non è il tempo della poesia. È un tempo difficile. C’è la crisi. Non c’è il lavoro. No, questo non è il tempo della poesia. È tempo di trovare il lavoro, la casa e stare tranquilli”.
Poi è arrivato l’autobus e siamo saliti entrambi. Si è messa vicina all’autista e io mi sono messo molto indietro pensando a quello che aveva detto. “Questo non è il tempo della poesia, ma il tempo di trovare lavoro, casa e stare tranquilli”. Forse aveva ragione. I tempi che viviamo sono tempi difficili. C’è anche la crisi. Non riuscivo a pagare le bollette. Molta gente era in cassa integrazione. Gli sfratti. Ma cosa si poteva fare? Trovare il lavoro? Ma dove? La casa? Con cosa pagare l’affitto? La tranquillità? Ma come si fa? In tempi di crisi è difficile pensare alla poesia. Ma forse è l’unica cosa che ci rimane per poter sognare ancora. Allora forse non è il tempo della poesia per ricchi, la poesia per l’élite, ma della poesia popolare. La poesia nei borghi, per le strade. Nei garage. La poesia che proponiamo noi. La poesia di tutti. Dove, nelle adunanze poetiche, ci troviamo in tanti, poeti e non poeti, il foglio in mano e la voglia di leggere. Tra di noi, tra di noi e la poesia. Tra di noi e la città. La poesia per tutti.
Cleophas Adrien Dioma è nato a Ouagadougou (Burkina Faso) nel 1972. Vive a Parma. Poeta, fotografo, video documentarista è direttore artistico del Festival Ottobre Africano (www.ottobreafricano.org - cleobibisab@yahoo.com - info@ottobreafricano.org). Collabora con “Internazionale” e “Solidarietà Internazionale”.