Non ho voglia di piangere, voglio esservi amico
23-08-2010
di
Cleophas Adrien Dioma
Mi rendo conto che raccontarsi sia molto difficile. Parlare di se. Aprirsi e provare a fare vedere quello che si è. Ma poi hai paura di morire tra questi muri. Chiuso. Quei colori che non hai scelto. Queste porte che non riconosci. La TV sempre spenta. I piatti sempre da lavare. Una finestra aperta sulla strada vuota di gente. La paura di essere solo e di non avere nessuno con chi parlare. La paura di parlare con la persona sbagliata.
Qualche volta esco un po’ e cerco nelle camminate una via d’uscita. Cammino in queste strade parlando da solo. Basta che esca la voce. Quella dentro. Sentire la mia voce mi dà un po’ di pace. Sono stanco di parlare dentro. Dentro di me. Allora parlo ad alta voce. Come un pazzo. La pazzia qualche volta aiuta a sopportare la vita. Non piango più. Mi sono finite le lacrime. I dolori sono enormi e qualche volta sono difficile da portare. Quintali di pensieri. Voci spente. Sorrisi finti. Alzarsi la mattina con la sola voglia di continuare. Essere soli.
Essere soli è un forte dilemma. Avere tanta gente e sentire che nessuno sente la tua voce. Non ti vedono. Non ti vedono dentro. Il tempo manca e dobbiamo vivere. Noi. Allora si cammina. Molto. Camminare cercando la strada. Ho bisogno di vivere. In questa camera sembra tutto sospeso. Non sono ancora dentro ma non esco mai da li. Devo sistemare. Qualcosa. Devo sistemare. Quanta confusione. Allora si scrive. Si prende questa penna. Questo foglio bianco. Si si mette là e come in un negozio si aspetta il cliente. Venite a comprare la mia vita. Ve la voglio raccontare.
Ma non vi posso dire tutto subito. Abbiate pazienza. Un pezzo. Dai un pezzo alla volta. Sarà come aprire ogni mattina una pagina del libro. Il libro della mia vita. Una cartolina ritrovata. Qualche foto vecchie. Ricordi immensi. Non voglio più piangere. Non devo. Non scrivo per farvi piangere. Voglio essere il vostro amico, ma so che non lo potrò mai essere. Siete lì e sono chiuso qui dentro questi muri che non sanno parlare. Forse sanno ascoltare, ma non dicono mai niente. Non sorridono. Non ridono. Non dicono. Allora io scrivo per vivere. E vivo scrivendo. Queste pagine sono le pagine del libro della mia vita.
Leggete piano. Mormorando. Non dovete alzare la voce. Mai. Ogni tanto chiudete gli occhi. Forse mi vedrete seduto li come un griot. Un vecchio griot africano che vi racconta la sua vita. La mia.
Cleophas Adrien Dioma è nato a Ouagadougou (Burkina Faso) nel 1972. Vive a Parma. Poeta, fotografo, video documentarista è direttore artistico del Festival Ottobre Africano (www.ottobreafricano.org - cleobibisab@yahoo.com - info@ottobreafricano.org). Collabora con “Internazionale” e “Solidarietà Internazionale”.