Lettera dal Burkina Faso: Gheddafi è già arrivato, ma…
19-09-2011
di
Cleophas Adrien Dioma
Ouagadougou (Burkina Faso) – Sono seduto al bar. Con gli amici. Squilla il telefono. Il mio amico Filippo mi chiama dall’Italia: “Allora Gheddafi è in Burkina?”. Non ne sapevo niente. Qui è tutto tranquillo. La gente segue distratta la faccenda libica. Ci sono già tanti problemi qui: la vita cara, la corruzione, il malfunzionamento della politica….Ma molti sono comunque incazzati. Ancora una nuova colonizzazione. Questi bianchi. Les Francais. Encore eux. I Francesi, ancora loro. Subito dopo la chiamata è iniziato un dibattito con i miei amici burkinabè. Gheddafi? Un dittatore? Un panafricanista? Un amico dell’Africa o un razzista? C’è di tutto. Qui, in Burkina Faso, Gheddafi e la sua Libia sono molto presenti. Abbiamo un albergo nel quartiere più chic della città, Ouaga 2000, che si chiama Libia. Nella seconda città più grande della nazione, a Bobo Dioulasso, c’e la statua gigante del presidente burkinabè vicina a quella di Gheddafi. Il direttore della Banca Commerciale del Burkina è libico. Esiste anche l’Avenue Mouamar Gheddafi, molte stazioni di benzina si chiamano: Libia petrolium. Gheddafi è già in Burkina. Manca solo la sua presenza fisica. Siamo quasi una provincia libica. Gheddafi viene spesso qui. Quando c’è stato l’embargo aereo, ha fatto il viaggio fino in Burkina in macchina. Ha investito tanto, anche in altri paesi: il Mali, il Niger…
Per questo è difficile essere indifferenti alla situazione che si è creata in Libia. Poi dopo il caso della Costa d’Avorio, abbiamo l’impressione che la Francia stia ritornando in Africa con forza. Una nuova FranciAfrica, più violenta, grazie all’aiuto dell’Onu e delle potenze mondiali. Io non credo che il Burkina Faso, le autorità, abbiano voglia di accogliere il presidente libico. Vorrebbe dire crearsi enormi problemi. E poi come si fa a gestire un personaggio come Gheddafi? Prima o poi vorrà fare il presidente in Burkina. Il re dei re. Il governo burkinabè dopo l’entrata della Cnt (governo provvisorio dei ribelli) a Tripoli ha subito riconosciuto la nuova autorità libica. Si è dovuta organizzare una conferenza stampa per spiegare quella scelta e soprattutto per fermare subito le voci sulla presunta presenza del presidente Gheddafi a Ouaga. Blaise Compaorè, nostro presidente, ha già le sue preoccupazioni: si ricandida o no nel 2015? Come gestire le rivolte degli studenti e dei militari?
E noi in quel bar, davanti alle birre, ci facciamo quest’ultima domanda: dopo la Costa d’Avorio e la Libia, a chi toccherà? Nel Burkina Faso cominciano i sospetti.
Cleophas Adrien Dioma è nato a Ouagadougou (Burkina Faso) nel 1972. Vive a Parma. Poeta, fotografo, video documentarista è direttore artistico del Festival Ottobre Africano (www.ottobreafricano.org - cleobibisab@yahoo.com - info@ottobreafricano.org). Collabora con “Internazionale” e “Solidarietà Internazionale”.