È abbastanza frequente che editori della carta stampata chiudano i loro giornali. Anche a me è capitato quando dirigevo “L’Avvenire d’Italia”, e oggi si annuncia una vera e propria epidemia a causa della decisione del governo di togliere i fondi all’editoria giornalistica. Ma che chiuda Domani di Arcoiris Tv, che è un giornale on line, è una notizia …
L’ironia di Jacques Prévert, poeta del surrealismo, versi e canzoni nei bistrot di Parigi, accompagna la decadenza della casa reale: Luigi Primo, Luigi Secondo, Luigi Terzo… Luigi XVI al quale la rivoluzione taglia la testa: “Che dinastia è mai questa se i sovrani non sanno contare fino a 17”. Un po’ la storia di Domani: non riesce a contare fino …
“Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, ed il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Parole di Leo …
Il governo Monti ha perso il primo round con Susanna Camusso che fa la guardia alla civiltà del lavoro, fondamento dell’Europa Unita. Sono 10 anni che è morto Marco Biagi, giuslavorista ucciso dalle Br. Si sentiva minacciato, chiedeva la scorta: lo Scajola allora ministro ha commentato la sua morte, “era un rompicoglioni”. Rinasce l’odio di quei giorni? Risponde Cesare Melloni, …
Torna la filosofia dei Balcani, “sterilizzati” dalla pulizia etnica, in un paese del bresciano. E il sindaco ringrazia il Ministro degli Interni per i buoni consigli
Alla notizia, divulgata dai media, che nel comune di Coccaglio, in provincia di Brescia, è scattata la cosiddetta “operazione White Christmas” associata alle considerazioni dell’Assessore alla Sicurezza Claudio Abienti: “per me il Natale non è festa dell’accoglienza, ma della tradizione cristiana, della nostra identità” in riferimento alla “pulizia etnica” che il Comune intende fare entro il 25 dicembre 2009 cacciando tutti gli stranieri lì domiciliati senza regolare permesso di soggiorno … mi si è rinnovato quel sentimento di rabbia, quel desiderio di esserci in prima persona anche solamente per gridare un bel “no! Io non ci sto!”.
Mi unisco a ciò che dice padre Mario Toffari, direttore dell’Ufficio per la pastorale dei migranti della diocesi di Brescia: “Caro assessore francamente il cristianesimo è un’altra cosa. Emarginando il povero, emarginiamo lo stesso Cristo e la cosiddetta identità, sbandierata a sostegno di politiche non affatto cristiane, sa solo di strumentalizzazione, oltre che di improprietà interpretativa del Vangelo”.
Il nostro Paese ogni giorno si tinge di nuove pennellate di razzismo ed assomiglia sempre più ad un incubo, assomiglia sempre più a quel “sogno in rosso” che cantava Peter Gabriel rifacendosi alla storia di Steve Biko nel Sud Africa dominato dall’apharteid:
When I try to sleep at night
I can only dream in red
The outside world is black and white
With only one colour dead
Non si può fingere, non si può tacere, non ci si può girare dall’altra parte dinanzi a tanta idiozia. La Lega Nord con i suoi slogan, le sue battute, la sua aggressività, i suoi ricatti, quel suo particolarissimo modo di vantarsi dell’ignoranza populista di cui si fa portabandiera è un partito anticostituzionale e mi meraviglio parecchio che notizie come questa passino quasi senza destare clamore. É vero che gli italiani si stanno abituando a tutto. É triste che gli italiani non vogliano vedere. É angosciante che nel 3° millennio siano istituzionalizzati partiti dichiaratamente xenofobi.
Non si può ammettere che nella vecchia Europa si rinnovi quel sentimento che, suddividendo gli uomini in razze, regalò il potere al partito nazionalsocialista che dalle Leggi di Norimberga, alla Notte dei cristalli, alla Shoà (“distruzione” in ebraico), con la sua “fede feroce” distillò tutto il suo “veleno” minacciando di contaminare mortalmente il mondo intero.
Non si scherza con la dignità degli esseri umani e mi meraviglio parecchio che il nostro Presidente della Repubblica non sia immediatamente intervenuto al fine di lanciare un messaggio adeso ai principi della Costituzione del Paese che rappresenta!
Tutti noi, non solamente gli stranieri con o senza quel maledetto permesso di soggiorno, a questo punto dovremmo ritenerci insultati. Qualsiasi sia la nazionalità di provenienza, la religione cui aderiamo, l’etica che dovrebbe sostenerci … di sicuro non possiamo accettare, subire un’umiliazione di tale portata.
Scrive Sergio Vasarri in “Dazebao”: il Sindaco Franco Claretti, dimostrando che forse mastica molto di più il dialetto lumbard che l’italiano, si avventura in frasi di rara pericolosità come “Dobbiamo fare piazza pulita” e “Da noi non c’è criminalità, vogliamo soltanto iniziare a fare pulizia”.
Noi, leggendo dichiarazioni di questa portata, possiamo ancora permetterci il lusso di tacere ? Di mostrarci “superiori” a certe espressioni di populismo e pochezza politica ?
Il nostro Paese è schiacciato da enormi problematiche economiche e sociali,. l’atteggiamento “squadrista” sta divenendo di uso comune tanto per non fare riferimenti specifici alle aggressioni sempre più insistenti rivolte contro chi viene considerato “diverso”, tanto da “non fare più notizia” e, un Comune, un apparato facente capo alle Istituzioni democratiche, aggredisce senza mezzi termini una fascia di popolazione ?
Mi sento parte di quella gente così ingiustificatamente aggredita, violata nell’intimità, derisa e perseguitata.
Smettiamola di raccontarci la favola che il razzismo oramai è superato, noi ci siamo dentro sino al collo:. almeno rendiamocene conto.
La stessa presidente del gruppo democratico in Senato, Anna Finocchiar, chiede spiegazioni al ministro Maroni: “L’idea del nostro Paese che ha la Lega è xenofoba, razzista, violenta e retrograda. L’introduzione del reato di clandestinità è un’aberrazione che sta già dando i suoi frutti velenosi, come dimostra il caso di Coccaglio, dove si vogliono cacciare per le festività natalizie tutte le persone immigrate alle quali sta scadendo il permesso di soggiorno”, al contempo il sindaco Claretti è arrivato a rivelare, come se fosse una cosa normale: “Il ministro Maroni è un uomo pratico, ci ha dato dei consigli per attuare il provvedimento senza incorrere nei soliti ricorsi ai giudici”… detto questo, poco c’è da aggiungere, mi sembra tutto piuttosto chiaro!
Povero Bing Crosby che con il suo “White Christmas” voleva regalarci un po’ di romanticismo “ sognando un Bianco Natale in cui ogni cartolina natalizia che io scrivo possa rendere le tue giornate felici e radiose e possa far sì che tutti i tuoi Natale siano immacolati”
Laureata in medicina e chirurgia si è da sempre occupata di disturbi del comportamento alimentare, prima quale esponente di un gruppo di ricerca universitario facente capo alla Clinica psichiatrica Universitaria P.Ottonello di Bologna e alla Div. di Endocrinologia dell'Osp. Maggiore -Pizzardi, a seguire ha fondato un'associazione medica (Assoc. Medica N.A.Di.R. www.mediconadir.it ) che ha voluto proseguire il lavoro di ricerca clinica inglobando i Dist. del comportamento alimentare nei Dist. di Relazione. Il lavoro di ricerca l'ha portata a proporre, sempre lavorando in equipe, un programma di prevenzione e cura attraverso un'azione di empowerment clinico spesso associato, in virtù dell'esperienza ventennale maturata in ambito multidisciplinare, a psicoterapia psicodinamica e ad interventi specialistici mirati.
Ha affrontato alcune missioni socio-sanitarie in Africa con MedicoN.A.Di.R., previo supporto tecnico acquisito c/o il Centro di Malattie Tropicali Don Calabria di Negrar (Vr). Tali missioni hanno contemplato anche la presenza di Pazienti in trattamento ed adeguatamente preparati dal punto di vista psico-fisico.
Il programma clinico svolto in associazione l'ha indotta ad ampliare la sfera cognitiva medica avvicinandola all'approccio informativo quale supporto indispensabile. Dirige la rivista Mediconadir dal 2004, è iscritta all'Elenco speciale dei Giornalisti dell'OdG dell'Emilia Romagna e collabora con Arcoiris Tv dal 2005 (videointerviste, testi a supporto di documenti informativi, introduzione di Pazienti in trattamento nel gruppo redazione che oggi fa capo all'Assoc. Cult. NADiRinforma, redazione di Bologna di Arcoiris Tv).
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Commenti
Angelo Boccato
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Di fronte al tradizionale tormentone “…a Natale siamo tutti più buoni”, ‘ Assessore Abienti ha estratto la carta dell’ identità e delle tradizioni, rendendo magari anche noto il suo nome al di fuori dell’ hinterland bresciano. La carta dell’ identità: affascinante, di presa su tutti, un’ ancora di salvezza in una società complessa, in un mondo globalizzato, si regala a una popolazione a volte confusa un fulcro di appartenza. Esiste forse un’ identità pura? No, direi proprio di no, le identità sono composite, ricche di contaminazioni da sempre, dall’ Impero Romano agli Stati Uniti…ma nonostante questo, in Italia e nel resto d’ Europa ci si vuole tutelare , proteggendo in modo paranoico la Fortezza Europa.Questa ennesima bruttura, ultima di una lunga serie, scalda certi animi ansiosi di reazioni forti, una condizione dura e problematica ( quella del clandestino) diviene reato, l’ uomo e la donna in questione deve essere cacciato/a coi forconi (o coi fucili che il Senatùr Bossi evoca spesso) in nome della legalità in un paese dove, se le parole avessero uno stato di salute, la suddetta legalità sarebbe una malata terminale. L’ambiguità fortissima a mio avviso è questa: quando in Italia , ma anche nel resto del mondo occidentale si affrontano le questioni relative alle migrazioni, la piattaforma in modo più o meno dissimile si basa sulla difesa della società: ma quale società? Margaret Tatcher sosteneva che la società non esiste, esistono solo gli individui e negli ultimi 40 anni questa visione ha trionfato ovunque, nella nostra evoluta realtà occidentale…ma se la società non esiste, chi cerca tutela da altre identità, religioni, storie, esperienze? Forse le èlite, èlite ben più altolocate rispetto ai loro burattini assisi nei governi d’ Occidente, che sfruttano le condizioni di lavoro disumane per popolazioni in difficoltà e migranti con una mano e con l’ altra invitano la gente al tribalismo, l’ idea del White Christmas si collega indubbiamente a una forma di tribalismo in salsa lùmbard che magari può rendere anche nei contesti di crisi quando “quegli altri” cercano di “rubare il lavoro” ai “nativi”. La funzionalità del razzismo, ai fini di esercitare la funzione di valvola di sfogo dei malumori della gente in direzione opposta alle elitè, in tutte le sue manifestazioni , dalla comune intolleranza ai colonialismi militari e culturali è ben nota…. per non sentir nominare più White Christmas e simili dovremmo ricominciare a sentirci società, nel senso più autentico, facendo sentire le questioni, tutte le questioni, dalle migrazioni, al lavoro, alla salute come comuni, non individuali e autoreferenziali nella prassi, retoriche nel dibattito politico/sociale. Per tornare a sentirci società dovremo mandare indietro l’ orologio di 40 anni, compiendo una inversione a U della Storia…..non si tratta di un’ impresa facile, ma è necessaria, non cambierà in 2 giorni ma avrà un corso e un effetto…affinchè iniziative del genere possano esser considerate come mere esternazioni da bar, anzi prive di cittadinanza anche lì…
ANTONIO RILLOSI
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Non ci sono commenti: si tratta di razzismo puro incoraggiato dagli atteggiamenti di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni. E’ soprattutto un fatto culturale: bisogna smetterla con i localismi e i particolarismi, sono solo anticamera del razzismo. E’ necessario che la parte migliore della comunità si impegni in un’opera di alfabetizzazione (sic!) della gente e, nei nostri paesi (scrivo da Castrezzato, comune confinante con Coccaglio) un peso importante lo ha la Chiesa: i nostri buoni e “tranquilli” parroci/curati devono avere il coraggio delle scelte evangeliche e parlare chiaramente dal pulpito contro tutti i razzismi (omofobia inclusa) e contro tutti gli egoismi sociali,inclusa l’evasione dai doveri civici (lavoro nero, evasione fiscale, ecc.)e lo sfruttamento del lavoro immigrato (gli immigrati da ripulire sono qui perché lavorano in nero per i piccoli imprenditori spesso leghisti e “buoni cristiani”!).
Antonio Rillosi.
Stefano Bovero
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Se la Chiesa non interverrà su un abominio amministrativo come quello di Coccaglio sconfesserà apertamente il suo tanto sbandierato principio anti-relativista dimostrando al Paese e al mondo che ci sono i figli di Dio di Serie A e quelli di Serie B; magari con qualche sofismo pseudotomista secondo cui tutti sono sì uguali, ma i primi sono più uguali dei secondi…
DarlenePalmer28
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