Vento di primavera, lettera ad un amico
09-05-2011
di
Cleophas Adrien Dioma
È tutto tranquillo. Sono uscito con la bicicletta. Piano. Dalla finestra già vedevo il sole. Questa piccola mia finestra aperta. Il profumo del tempo che passa. Sospiro. avevo soltanto due ore. Erano le otto. Devo tornare a casa alle dieci. Ho preso la strada. Un piccolo giro. Verso la vita. Lontano dalla mia gabbia. Camera. Bagno. Soggiorno. Un tempo infinito. Il computer sempre acceso. Conversazioni virtuali. Ho deciso di spegnerlo oggi. Mi sono chiesto dove vado? Dove mi faccio portare dalla bicicletta?
Il sole. E’ una cosa meravigliosa. Bello. Sento vita quando sento il sole. Sulla mia pelle. Mi tocca. Questa voglia di spogliarmi e camminare nudo nella ricerca della verità. Libero. Sentire questa libertà di essere. Solo essere. Ho cercato la tua mano. Invano. Non ci sei. Non ti vedo. Sento tuo sorriso. Il tuo profumo amico. Dall’altra parte della strada ho sentito la tua voce. Mi sono girato e ti ho visto. Un amico è quello che ti vede quando non le vedi. E quello che vedi quando non ti vede. E quello che senti quando non c’è.
Sono andato al lavoro. Una settimana che non ci vado. Sembra un mondo. Lontano. Ho aperto la porta, mi sono seduto sul divano. Ho acceso il computer. Ho letto le mail. Certezze. Qualche piccola certezza. Anche qui dalla finestra entra il sole. Piano. Chiudo gli occhi. Metto le mani sulla faccia. Sospiro ancora.
Mi piacerebbe amare un po’. Un po’. Solo un pochino. Amare il tempo che passa. Questo vento leggero che soffia. La maglietta che mi ci appiccica al corpo. Il rumore della nuova ruota della mia bicicletta. Amare me stesso. Così senza nessuna paura. Amare.
Sono uscito dall’ufficio. Ho chiuso piano la porta. Sono sceso dalle scale. Ho preso la bicicletta. Sono tornato a casa. Ho aperto la porto di casa mia. Ho acceso il mio computer e ho deciso di scriverti.
Ti voglio bene. Perché sei un amico. Perché mi vuoi bene. Perché sei e lo so. Lo sento. Lo vivo. Lascio aperta la finestra. Quando arrivi mormora mio nome. Piano. Sentirò. Ti verrò ad aprire. C’è una sedia per te. un bicchiere di thè. Ti farò leggere quello che ho scritto. Oggi.
Ti aspetto.
Cleophas Adrien Dioma è nato a Ouagadougou (Burkina Faso) nel 1972. Vive a Parma. Poeta, fotografo, video documentarista è direttore artistico del Festival Ottobre Africano (www.ottobreafricano.org - cleobibisab@yahoo.com - info@ottobreafricano.org). Collabora con “Internazionale” e “Solidarietà Internazionale”.